“Mi offro come boia a Gaza, va annientata”: le assurde sparate di Smotrich, il ministro estremista israeliano
Considera la Striscia un'enorme "miniera d'oro immobiliare" da spartirsi con gli Stati Uniti una volta lasciata alle spalle la guerra e sarebbe pronto a "offrirsi come boia" dei palestinesi. Queste sono solo alcune delle terribili frasi pronunciate dal ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, che assieme al titolare della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, guida l'ala estremista del governo Netanyahu. Nei loro confronti la Commissione europea ha proposto una serie di sanzioni – che vanno dal congelamento dei beni al divieto di ingresso nell'Ue – in quanto ritenuti responsabili di incitamento all'odio nei confronti del popolo palestinese.
Leader del Partito sionista religioso e già ministro dei Trasporti, Smotrich è uno dei pesi massimi dell'ultra destra israeliana. Da quando il conflitto in Medio Oriente si è riacceso, si è fatto notare per le uscite disumane con cui ha parlato di Gaza e dei suoi abitanti, facendo trapelare fin troppo chiaramente le sue intenzioni di distruggere quel che resta della Striscia.
Proprio ieri Smotrich ha affermato che la Striscia rappresenta una "miniera d'oro immobiliare" rivelando senza tanti problemi di essere in trattative con gli Stati Uniti di Donald Trump per la spartizione. A Gaza c'è "un'abbondanza immobiliare" che "si ripaga da sola" e per questo "ho già avviato i negoziati con gli americani", ha detto ancora. "Abbiamo investito molti soldi in questa guerra. Dobbiamo vedere come distribuiremo il terreno in percentuale. La demolizione, la prima fase del rinnovamento della città, l'abbiamo già fatta. Ora dobbiamo solo costruire", ha proseguito. Facendo intendere di non aver alcun interesse per le migliaia di palestinesi, uomini, donne e bambini che ancora abitano nella Striscia e che da mesi subiscono le più atroci violenze.
Il ministro estremista spara a zero contro i palestinesi e Gaza, che secondo lui andrebbe completamente "annientata". Non c'è un limite alla crudeltà e quando sembra esserci, viene superato perché a ogni sparata ne segue una più assurda, indecente, terrificante. "Serve l'annientamento totale dei palestinesi. Anzi mi offro come boia", avrebbe detto.
Un mese fa, dal ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, il ministro aveva rivelato chiaramente quali fossero le intenzioni del governo guidato da Netanyahu. Ovvero eliminare la Palestina: "Quello che abbiamo il privilegio di fare in questo mandato è semplicemente cancellare lo Stato palestinese, più avanti, con l'aiuto di Dio, ufficialmente, ma prima de facto".
Smotrich non ha alcuna intenzione di avvallare soluzioni che prevedano la convivenza con il popolo palestinese, di cui nega l'esistenza.n"Per anni, i politici hanno proposto soluzioni impraticabili, come dividere la terra e stabilire uno stato palestinese, che hanno messo in pericolo l’esistenza e la sicurezza dell’unico stato ebraico al mondo, portando solo a spargimenti di sangue e sofferenza per molti. Solo un pensiero fuori dagli schemi e nuove soluzioni porteranno pace e sicurezza", avrebbe dichiarato.
Senza mezzi termini, un anno fa aveva affermato che potrebbe anche essere "giusto e morale far morire di fame 2 milioni di abitanti di Gaza finché gli ostaggi israeliani non saranno restituiti", ma che "nessuno al mondo ce lo permetterebbe". Le dichiarazioni sue e del collega Ben Gvir sono state fortemente condannate dalla comunità internazionale che ne ha denunciato la pericolosità e violenza. In particolare le istituzioni europee hanno sottolineato in più di un'occasione l'assoluta gravità di certe esternazioni, che dimostrano il disprezzo verso ogni principio fondamentale del diritto internazionale, nonché l'intenzionalità dietro i massacri e lo sterminio.
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