Guerra dell'acqua in Sicilia, continua l'occupazione della diga Ancipa


Continua l'occupazione della diga Ancipa, tra Enna e Messina, da parte dei 5 sindaci dei comuni che dipendono esclusivamente dalla diga per l'approvvigionamento idrico: Troina, Gagliano Castelferrato, Cerami, Nicosia e Sperlinga. Stamattina alla diga si è svolto un sit-in per aggiornare i tanti cittadini presenti alla manifestazione di protesta, insieme ai rappresentanti dei movimenti in difesa dei territori.

"Il coordinatore della cabina di regia sull'emergenza idrica e capo della Protezione civile regionale, Salvatore Cocina, sta dimostrando di essere inadeguato - dice il parlamentare regionale del Pd e componente della giunta di Troina, Fabio Venezia - Confermo che da qui non esce una goccia d'acqua verso i paesi del nisseno. Abbiamo l'obbligo di salvaguardare i nostri territori che da qui a qualche giorno rischiano, a causa di queste scelte scellerate, di rimanere senza acqua. Per questo chiediamo al presidente Schifani è di rimuovere immediatamente Cocina da suo incarico prendendo atto  che  la sua arroganza e la sua incompetenza sta solo creando disastri in tutta la Sicilia".

Governatore della Sicilia: "Condanna per comportamenti fuori dalle regole" 

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, continua a seguire l'evolversi della situazione relativa agli approvvigionamenti idrici dell'Ancipa, in costante contatto con il capo della Protezione civile regionale, il prefetto di Enna, i vertici ministeriali e i rappresentanti di Siciliacque, al fine di monitorare e coordinare le operazioni necessarie per affrontare l'emergenza”. E' quanto sottolineato in una nota. Il presidente "stigmatizza e condanna senza riserve le azioni poste in essere senza il rispetto delle regole, soprattutto se attuate da rappresentanti istituzionali e in momenti di forte tensione sociale'', ribadendo l'importanza di "comportamenti improntati alla trasparenza e alla responsabilità a tutti i livelli".



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