Ucraina, migliaia in piazza contro Zelensky e la riforma degli organi anti-corruzione
In Ucraina sono scoppiate le prime proteste significative contro il governo e il presidente Volodymyr Zelensky da quando è iniziata l’invasione russa. Circa 1.500 persone si sono radunate davanti al complesso presidenziale a Kyiv, mentre altre manifestazioni si sono svolte a Dnipro, Lviv e Odessa. Al centro della mobilitazione c’è una legge approvata martedì dal parlamento e firmata la notte stessa dal presidente, che modifica radicalmente l’assetto degli organi anti-corruzione del Paese. In particolare, la nuova legge riduce l’indipendenza del Nabu (l’Ufficio nazionale anti-corruzione) e della procura specializzata Sapo, rafforzando al contempo i poteri del procuratore generale. Secondo i critici, il nuovo assetto potrebbe così favorire l’interferenza politica nelle indagini. Per la società civile si tratta di un passo indietro nella lotta alla corruzione, che rischia anche di minare la possibilità dell’Ucraina di entrare nell’Unione europea.
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